LORENZA LUCCHI BASILI
(Pescara, 1964) Vive e lavora a Padova.
Lorenza Lucchi Basili sceglie architetture fortemente rappresentative per le comunità che le hanno costruite, per farne emergere le valenze simboliche nascoste. Il “qui ed ora” del momento dello scatto conta molto: il punto di vista, le condizioni atmosferiche, i suoni del contesto urbano. Attraverso l’accostamento di più immagini si genera un ulteriore livello di complessità, che nasce dal bisogno istintivo dell’osservatore di cercare le possibili giunzioni, i prolungamenti reciproci delle superfici, i rispecchiamenti. Osservando queste immagini con intensità e attenzione si entra in una leggera trance, favorita dall’impressione – falsa – di avere di fronte una manipolazione o addirittura una pittura digitale. Si tratta invece di scatti rigorosamente analogici. Uno dei principali obiettivi del lavoro di Lorenza Lucchi Basili è analizzare come la nostra percezione del reale si costruisca attraverso pregiudizi cognitivi che ci portano immediatamente a classificare come non-reale tutto ciò che non rientra nelle categorie abituali.
Ha esposto presso il Walker Art Center, Minneapolis; la Galleria d’Arte Moderna, Bologna; Noass, Riga; Meno Parkas, Kaunas; Raid Projects, Los Angeles; Fuori Uso, Pescara; New Media Scotland, Edinburgo e in due progetti curati da Zerynthia nell’ambito della L Biennale di Venezia e della II Biennale di Valencia.