Nato nel 1955, lavora sulla complessità del vedere in rapporto al modo con il quale le tecniche di produzione e percezione visiva scambiano tra loro e con quelle di scrittura e lettura.
Ha pubblicato interventi d’artista, brevi saggi, narrazioni e articoli in riviste (“Arca”, “Il Verri”, “Ipso Facto”, “Riga”, “Nuova Prosa”) e volumi pubblicati da Apeiron, Bacacay (con Elio Grazioli), Contemporanei, Graphos, Mondadori (con Enzo Fabbrucci), Scalpendi (con Paola Mola).
Ha esposto le sue opere e presentato le sue teorie sullo sguardo in musei, fondazioni e gallerie (Gamec, Man, Mart, Mlac, Mudima, Continua, E/static, Franco Soffiantino, Neon).
I suoi studi sul montaggio e la percezione dello spessore, richiamati da Paola Mola nella sezione da lei curata della mostra Raum. Orte der kunst in corso a Berlino, hanno contribuito alla ricerca e alla sperimentazione del format della “Warburghiana”, progettata insieme a Elio Grazioli, Dario Bellini e Gianluca Codeghini per la seconda edizione della settimana della Fotografia Europea di Reggio nell’Emilia