MIMMO JODICE
Nato a Napoli nel 1934, Mimmo Jodice si avvicina alla fotografia sul finire degli anni ’50. I suoi interessi spaziano dalla sperimentazione alla denuncia sociale. Decisivo nel ‘68 l’incontro con Lucio Amelio e artisti come Warhol, Rauschenberg, Beuys, Kounellis, Burri, Pistoletto, con i quali collabora. Alla fine degli anni ’80 si concentra sull’analisi dell’ambiente urbano, prima a Napoli, riletta in chiave metafisica, poi in altre città italiane ed europee. Nel ‘90 pubblica il volume Le città invisibili. In seguito è la volta della classicità: il Mediterraneo, la memoria, la persistenza del passato nel presente. La ricerca è raccolta nei libri Mediterraneo ed Eden e si completa nel volume Perdersi a guardare. Dopo il premio Antonio Feltrinelli dell’Accademia dei Lincei nel 2003, il conferimento della laurea Honoris Causa in Architettura aggiunge un prestigioso tassello alla sua carriera.