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Franco Vimercati

Chiesa dei SS. Agata e Carlo
30 aprile - 7 giugno 2009
a cura di Elio Grazioli
In collaborazione con Diocesi di Reggio Emilia - Guastalla (Ufficio Beni Culturali)

  

COSE

Un vaso con delle figure in rilievo, una vecchia zuppiera di piccole dimensioni e tre rose di stoffa sono gli oggetti che mi hanno tenuto occupato l’anno scorso. Li ho fotografati usando la luce naturale, riprendendoli frontalmente in scala uno a uno con una camera di grosso formato 20x25, in bianco e nero e stampati a contatto. L’oggetto si specchia nell’obiettivo e questo fissa l’oggetto. I tempi di posa in queste condizioni sono molto lunghi, a volte nell’ordine di minuti. Nella stanza tutto è in silenzio ed immobile perché la lastra possa assorbire con la massima precisione l’immagine rovesciata che l’obiettivo le trasmette.Questo rito si ripete identico più volte nell’arco di qualche mese. Alla fine accosto le stampe accumulate man mano e posso leggere per comparazione le sottili differenze che la fotografia ha registrato tra una ripresa e l’altra. Il soggetto è un pretesto. Quel che più conta per me in fotografia è fare la fotografia. E come per l’arte del tè anche la fotografia va “praticata con grande devozione ma anche con grande distacco”.
1983 - Franco Vimercati

BIOGRAFIA

Franco Vimercati nasce a Milano nel 1940 e fino al 2001, anno della sua scomparsa, espone in poche e selezionate sedi, a Torino, a Milano, a Modena, a Verona. Vimercati è fotografo attento, che durante i quasi quarant’anni di attività sceglie di rappresentare pochi oggetti che appartengono alla vita quotidiana: bottiglie di acqua minerale, il parquet, un ferro da stiro, un barattolo, un bicchiere, una bottiglia, una zuppiera. Tutti soggetti semplici, che sono, però, all’origine di una riflessione profonda sul senso della visione e della percezione e soprattutto sul significato del gesto fotografico. La sua non è una ricerca sulla realtà tramite la macchina fotografica, ma una ricerca sulla fotografia che utilizza elementi presi dalla realtà. Gli oggetti fotografati sono immersi nel silenzio e nell’immobilità, il tempo come presenza dominante si avverte nelle sue immagini, che non a caso sono ottenute con lunghe pose e grandi macchine da studio. Nel 1973 si dedica al tema del ritratto, pubblicato nel libro Sulle Langhe, che offre una documentazione consapevole sulle persone e sui luoghi di quella realtà, ma che rappresenta anche uno stimolo per riflettere su cosa significhi condurre un’inchiesta fotografica e come utilizzare la macchina a tale scopo. Nel 1975 la sua ricerca si concentra su una serie di trentasei scatti per una Bottiglia di acqua minerale: ancora una volta il senso non è tanto nell’oggetto rappresentato, ma nell’uso che l’artista fa del mezzo, la “camera”. I tempi di posa lunghi e la lettura attenta a cui costringe lo spettatore e la nitidezza dell’oggetto caratterizzano anche il ciclo della Zuppiera, che lo impegna per ben nove anni (1983-1992). Gli ultimi lavori, a partire dal 1995, offrono le immagini rovesciate come la macchina fotografica gliele fornisce, ma neppure in queste rinuncia alla stampa in bianco e nero eseguita con una tecnica magistrale. Tra le mostre esposizioni personali ricordiamo: Galleria Civica d’Arte Moderna, Modena (1975), Galleria Martano, Torino (1976, 1991), Galleria Raffaella Cortese, Milano (1995), Galleria Monica de Cardenas, Milano (1997), Galerie Elisabeth Kaufmann, Basilea (1998), San Fedele Arte, Milano (2002), Villa e Collezione Panza, Varese (2008).

PHOTOGALLERY


INFORMAZIONI

Info
Chiesa SS. Carlo e Agata
via San Carlo - Reggio Emilia
tel. 0522 451152 - 456249

Orari

Inaugurazione 30 aprile ore 18.00
Dal 1 al 3 maggio dalle ore 10.00 alle ore 23.00
Dal 5 maggio al 7 giugno: da martedì a venerdì dalle ore 18.00 alle ore 23.00; il sabato, la domenica e i festivi dalle ore 10.00 alle ore 23.00
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