La serie di Elisa Pellacani richiama l’iconografia classica del fotografo rappresentato con l’inseparabile mezzo che testimonia il suo ”essere stato” in un determinato luogo, assurto a unicità con il suo passaggio e per le emozioni che gli ha suscitato. L’incanto antico del trovarsi dietro all’obiettivo riflette un inconscio desiderio d’immortalità e di ricerca della Bellezza, ma soprattutto riscopre lo stupore per qualcosa che già si conosce e che il fotografo sa rivalutare, come il guardare con occhi nuovi la propria terra e le proprie origini. I ritratti della fotografa, inseriti come presenze silenziose nel contesto urbano, rendono i soggetti dell’immagine, in continuo movimento nelle piazze e nelle vie del centro, spettatori partecipi dell’incanto per la propria città.
Le installazioni saranno posizionate all’imbocco di via Farini e su piazza Prampolini. L’intero progetto sarà visibile presso lo Spazio Km129 di piazza Prampolini.
Elisa Pellacani (Reggio Emilia, 1976) è giornalista pubblicista e si è laureata in Conservazione dei Beni Culturali a Parma nel 2000 con una tesi sullo sviluppo del colore nella fotografia dagli anni Settanta ad oggi. Accostandosi criticamente al mezzo espressivo, ha sperimentato l’indagine fotografica in camera oscura e, per misurarsi con l’analisi del reale, si è calata in prima persona nelle situazioni da ritrarre. Sue immagini sono state esposte al Visa Festival di Perpignan nel 2002 e alla Biennale d’arte di Venezia nel 2003. Il percorso si è consolidato mentre era intenta a perfezionare le tecniche grafiche alla Scuola Internazionale di Venezia. Le mostre fotografiche Infanzia moldava e Gujarat. Un’India che c’era del 2001, Palestina promessa del 2003 e le pubblicazioni MadreIndia del 2004 e L’India che cammina dalla tradizione al futuro del 2005 confermano il suo interesse per l’umano.
Dopo la permanenza per un anno all’Escola Massana di Barcellona, nel 2004 consegue il diploma quadriennale dell’ISIA di Urbino, realizzando una significativa collaborazione con Dolcini Associati di Pesaro e partecipando al concorso Fotomercé 2004 dell’Instituto de Cultura di Barcellona. Nel 2005 inizia la sua attività didattica alla Massana e collabora con spazi pubblici catalani che privilegiano eventi dedicati all’esposizione di fotografie e di arti plastiche applicate all’editoria. La predilezione per l’indagine antropologica e etnografica (testimoniata dal corso di specializzazione presso l’Universitat Central di Barcellona e dai suoi ritratti, tra cui ai musicisti Turnez e Sesé, Rosa Zaragoza e Caravan de Ville) la porta a confrontare fantasia e dato reale, realizzando riprese caratterizzate da una particolare cifra descrittiva. Si applica all’individuazione dell’identità mediterranea attraverso l’occhio dell’inseparabile Nikon FM2 e la promozione della sua “scuola itinerante del libro.” Di tale scelta é espressione il suo contributo al volume Opposte sponde del 2010 che condivide con Guido Giannini.
Info
Strade di Reggio Emilia
Tel. 0522 451152, 0522 456249, 0522 456635, 0522 456448
Biglietto unico per accedere a tutte le mostre: 10 €. Riduzione: 7 €
Orari
Inaugurazione: venerdì 7 maggio 2010 alle 19.00
Aperto il 7 maggio dalle 19.00 alle 24.00; sabato 8 e domenica 9 maggio dalle 10.00 alle 23.00.
Dal 10 maggio al 13 giugno aperto da martedì a venerdì dalle 20.00 alle 23.00; sabato, domenica e festivi dalle 10.00 alle 23.00.
Aperto la mattina su richiesta per le scuole.