Mario Cresci




Mario Cresci , Chiavari (Ge) 1942, dalla fine degli anni Sessanta ha sviluppato un complesso corpo di lavoro che varia dal disegno, alla fotografia, all’installazione; sempre rivolto ad una continua investigazione sulla natura del linguaggio visivo usando il mezzo fotografico come pretesto opposto al concetto di veridicità del reale. Dalla fine degli anni Settanta si dedica anche all’insegnamento come attività di esperienza creativa condivisa con gli altri e intesa come parte integrante del suo lavoro d’autore. Nel 1969 realizza forse la prima installazione fotografica in Europa alla Galleria “Il Diaframma” di Milano. Nel 1968 e nel 1969 tra Roma e Parigi collabora con la Galleria l’Attico ed entra in contatto con Pascali, Mattiacci, Patella e Kounellis, realizzando una serie di performance urbane. Nel 1974 alcune sue fotografie sono state acquisite dal Moma di New York. Dagli anni Ottanta ad oggi, dopo aver diretto per dieci anni l’Accademia Carrara di Bergamo e aver organizzato numerosi eventi culturali dedicati ai giovani artisti, riprende il suo lavoro d’autore e di ricerca. Nel 2004 si è tenuta alla GAM di Torino la sua prima mostra antologica, Le case della Fotografia, 1966-2003 a cura di Piergiovanni Castagnoli. Ha esposto in alcune edizioni della Biennale di Venezia. E’ docente a contratto in diversi istituti universitari.