Per i 150 anni dell’Unità d’Italia gli studenti dell’Accademia Laba di Brescia hanno realizzato dei brevi oggetti sonori concentrati di volta in volta su momenti diversi e salienti della storia del paese. Cronaca, politica, storia, costume, cultura, i documentari sonori della durata di pochi minuti sono costruiti con materiali e documenti raccolti attraverso internet usando la rete e le fonti di youtube come un archivio storico. Il risultato consegna dei quadri suggestivi ed evocativi, intensi e commoventi, oppure scanzonati e corrosivi di 150 anni di storia e società. Per la VI° edizione di Fotografia Europea si presentano parte dei lavori prodotti mediante diffusione ambientale e attraverso dispositivi di ascolto individuali.
oggetti sonori La bandiera, di Alice Petocchi
Sulla mitraglia, (la prima guerra mondiale) di Patricia Grazioli
La terra trema, (sui terremoti) di Sara De Zordo
Di anno in anno, (le canzoni vincitrici a Sanremo), di Michela Vallio
È vera la realtà?, (neorealismo e dintorni) di Marta Golfi
Che al sonno e all’ignoranza preferirono la morte, (Luigi Tenco) di Guia Rossoni
Tutti al mare, (in spiaggia le nostre mamme) di Noemi Tava
28 maggio 1974, (la strage di Brescia) di Stefano Ledda
Il dovere al potere, (Falcone e Borsellino) di Anna Koj
Ridi ridi, (il peggio della tv) di Marco Pelizzari
Viva Garibaldi, (da Quarto al Volturno e oltre) di Veronica Mattavelli
Prima ma soprattutto dopo, (dalla monarchia alla repubblica) di Filippo Chittolini
Sotto il vestito niente, (la moda conta) di Giulia Ronchetti
I confini non esistono, (immigrazione oggi) di Giulia Bocchi
Dodicesimo in campo, (di tifo si muore) di Debora Bodei
L'arte è per tutti, (Biennale di Venezia) di Gabriele Bosio
La Renault rossa, (L’assassinio di Aldo Moro) di Francesca Zampieri, Francesca Bussinello, Katia Dotti
Comizi d'amore, (parlare di sesso) di Gabriele Bassini
Sporco denaro, (tangentopoli) di Andrea Busi
Mondiali for four, (4 volte campioni del mondo) di Danila Cardillo
La Libera Accademia di Belle Arti LABA di Brescia, legalmente riconosciuta (D.M. 27/4/2000), si qualifica come Istituto di Alta Formazione Artistica, capace di fondere la solidità della tradizione alla forza innovativa delle ricerche artistiche più avanzate. Punto di riferimento per tutto il territorio nazionale, è in grado di offrire una proposta formativa che si articola in percorsi triennali e biennali specialistici; per il conseguimento dei diplomi di I° e II° livello equipollenti alla laurea. I dipartimenti, tutti a numero programmato, attivi in Accademia sono: Arti Visive, Restauro, Decorazione ind. Arredamento d'Interni, Scenografia ind. Elementi di Architettura, Scenografia ind. Arte Drammatica, Graphic Design e Multimedia, Design, Fotografia, Fashion Design. Viene costantemente curato il contatto diretto con il mondo dell’arte attraverso l’incontro con le maggiori personalità della cultura del nostro tempo. I «Progetti speciali» riguardano la realizzazione di opere pubbliche, di restauro di edifici e di monumenti e di arredo urbano, commissionate da enti e istituzioni. Il servizio di Placement coordina le attività di raccordo tra accademia e mondo del lavoro. Intensa e costante è la collaborazione con le imprese e le gallerie del territorio. La LABA aderisce al Progetto Erasmus per gli scambi internazionali; lo “Spazio Laba” è un’attiva galleria d'arte contemporanea; i “Quaderni della Laba” promuovono la ricerca. La LABA ha ottenuto nel 2003 la Certificazione di Qualità TÜV Italia per la riconosciuta alta qualità dei suoi processi e delle sue strutture.
Dario Bellini (Salò, 1960)è un artista visivo a tutto campo. Interessato in modo particolare alle questioni storiche, che entrano da anni nel suo lavoro, ha fatto mostre su Ada Negri (Man, Nuoro, 2004), Adriano Olivetti (galleria Continua, San Gimignano, 1997; Comune di San Donato Milanese, 2002), sul Futurismo (Archivio Cavellini, Brescia, 2001; galleria Biagiotti, Firenze, 2000; Mart, Archivio del Novecento, Rovereto, 1997); sul quartiere San Polo (Brescia, 1993). Ha partecipato a numerose esposizioni collettive e rassegne video. La sua ultima mostra personale, intitolata Qui, forse! Note sulla città si è tenuta alla galleria Neon, Milano 2009. Fa parte del gruppo Warburghiana, per il quale ha curato interventi speciali per le esposizioni e il sito ufficiale www.warburhiana.it.
Info Chiostri di San Pietro
via Emilia San Pietro 44/C - Reggio Emilia
Tel. 0522 456249 / 451152
Orari Inaugurazione:
venerdì 6 maggio dalle 19.00 alle 24.00
Sabato 7 e domenica 8 maggio dalle 10.00 alle 23.00
Dal 10 maggio al 12 giugno aperto da martedì a venerdì dalle 21.00 alle 23.00
Sabato, domenica e festivi dalle 10.00 alle 23.00
Chiuso il lunedì
Biglietto unico per accedere a tutte le mostre: 10 €. Riduzione: 7 €