Mario DonderoPalazzo Casotti
06 maggio - 12 giugno 2011 a cura di Elio Grazioli MOSAICO ITALIANO“Deve sempre rimanere chiaro che per me fotografare non è mai stato l’interesse principale. A me le foto interessano come collante delle relazioni umane, o come testimonianza delle situazioni. Non è che a me le persone interessano per fotografarle, mi interessano perché esistono...” (Mario Dondero).
BIOGRAFIALeggenda vivente del fotogiornalismo, autentico poeta del reportage, Mario Dondero, di origini genovesi, nasce a Milano il 6 maggio 1928. Appena sedicenne è membro della brigata partigiana "Cesare Battisti", in Val d'Ossola. Nell'immediato dopoguerra inizia la sua attività di giornalista collaborando con l'“Avanti!”, “L'Unità” e, successivamente, di fotografo con la rivista “Le Ore”. Sulle orme di colui che considera un maestro insuperato, Robert Capa, e del grande documentarista Joris Ivens, di cui diverrà amico, la sua attenzione si rivolge immediatamente alla fotografia engagée: guerre, conflitti sociali e politici, avvenimenti internazionali sono infatti catturati, e in più di un caso immortalati, dal suo obiettivo, basti pensare al celebre scatto che per primo ritrae il crollo del Muro di Berlino. Grande interesse peraltro ha sempre mantenuto, in Italia e all'estero, per il lavoro degli artisti e degli scrittori, di cui si è trovato ad essere un complice compagno di strada. Tre sono gli epicentri del suo sguardo: Parigi, dove si è trasferito nel 1954 e dove ha intrattenuto rapporti col meglio della cultura progressista e gauchiste; Milano, dove il suo sodalizio coi fotografi Carlo Bavagnoli, Alfa Castaldi e Ugo Mulas, unitamente a tanti altri intellettuali assidui del bar Jamaica nel quartiere di Brera, è rappresentato una volta per sempre nelle pagine centrali del romanzo La vita agra di Luciano Bianciardi; Roma, infine, dove ha trascorso la maggior parte degli anni sessanta, ritrovando quasi ogni giorno, alla semplice mensa di “Cesaretto”, gli scrittori Pier Paolo Pasolini, Alberto Moravia, Laura Betti, Goffredo Parise. Oggi collabora prevalentemente con il quotidiano “il manifesto”, il settimanale “Diario” e il “Venerdì di Repubblica”. Tra le sue recenti mostre personali: nel 2004, Mario Dondero, Un modo di vivere, galleria Bel Vedere, Milano; Una certa Roma, Galleria Il Museo del Louvre, Roma; nel 2005 Ritratti dell’intelligenza, Studio Brescia Arte Contemporanea, Brescia; nel 2006, Vocazione reporter, Sala Santa Rita, Roma; La poesia nella fotografia, Palazzo “Il Ciani”, Lugano; nel 2007 Mario Dondero. Vocazione reporter, Palazzo Cusano a Cusano Milanino; nel 2008 Mario Dondero Ontologica 1958-2008, Galleria degli Antichi Forni e Galleria dell'Accademia piazza della Libertà a Macerata; nel 2009 Mario Dondero. Est/Ovest Berlino, novembre 1989, Palazzo Ducale, Genova. Nel 2010, Mario Dondero, dello Sguardo, della Vita, un film del Novecento, Galleria Ceribelli, Bergamo.
PHOTOGALLERYINFORMAZIONIInfo
Palazzo Casotti Piazza Casotti 1/C - Reggio Emilia Tel. 0522 456249 / 451152 Orari Inaugurazione: venerdì 6 maggio dalle 19.00 alle 24.00 Sabato 7 e domenica 8 maggio dalle 10.00 alle 23.00 Dal 10 maggio al 12 giugno aperto da martedì a venerdì dalle 21.00 alle 23.00 Sabato, domenica e festivi dalle 10.00 alle 23.00 Chiuso il lunedì Biglietto unico per accedere a tutte le mostre: 10 €. Riduzione: 7 € INCONTRO CON L'ARTISTA
Domenica 8 maggio
Ore 10.30 - Chiostri di San Pietro Mario Dondero e Antonello Frongia con Elio Grazioli Italianità della fotografia: l’epoca, l’ideologia |
Campagne di Reggio Emilia, 1967© Mario Dondero
|