Spazio Gerra

30 aprile - 8 giugno 2008

 

Riguardo alla sua produzione per Reggio Emilia, Ann-Sofi Sidén afferma: “Same Unknown nasce da alcune osservazioni che ho fatto nel 2000 all’interno di una caserma dei vigili del fuoco. Una discesa di emergenza? Sì e no. Il “riflesso di Moro” è presente sin dalla nascita, si manifesta nel primo mese di vita per poi scomparire al secondo mese. É una reazione impulsiva e improvvisa, il riflesso di un abbraccio. Dopo aver filmato più di 200 persone qui a Reggio Emilia, la pertica si è trasformata in un asse attorno al quale la vita scende a diverse velocità, sempre verso il solito ignoto.
Chi, dove e perché? La fragilità della vita e la sua brevità. Una semplice operazione che richiede concentrazione e un certo coraggio. Rivelati dalla videocamera, i dettagli del corpo e l’espressione del viso di queste persone di diversa età e provenienza ci raccontano qualcosa sulla vulnerabilità, su chi sono o chi vorrebbero essere, anche in un lasso tempo così breve e fugace".

Fotografia Europea ha invitato quattro artisti internazionali ad interrogarsi, in modo diverso, sul tema del corpo: vere e proprie produzioni originali che saranno in seguito acquisite dal Comune di Reggio Emilia al fine di arricchire il patrimonio artistico della città. Per questa edizione, oltre alla svedese Ann-Sofi Sidén, i fotografi invitati a partecipare sono: l'olandese Erwin Olaf, il francese Antoine D’Agata e la giovane polacca Aneta Grzeszykowska.

Giovedì 1 maggio ore 11.30 - piazza Casotti - Umanità del corpo - Conversazione con gli artisti Antoine D'Agata, Aneta Grzeszykowska e Ann-Sofi Sidén (conduce Elio Grazioli)