Biografia
NICOLA VINCI
Nicola Vinci è nato a Castellaneta nel 1975, attualmente vive e lavora a Verona. La sua è una fotografia che potrebbe essere definita come pittorica, dove l’inquadratura frontale e ravvicinata dei protagonisti permette all'artista di scavare in modo approfondito nella psicologia dei suoi personaggi. Come un regista teatrale, Vinci sceglie storie narrate da non più di due (in forma di dittico) o tre scatti (in forma di trittico). Le sue sono meditazioni profonde, dove la fissità delle scene è il racconto congelato, è un tableau vivant carico di simboli e di allusioni leggibili su più livelli. Episodi biblici e racconti autobiografici, allusioni psicanalitiche ma anche evocazioni oniriche e letterarie: la fotografia di Vinci, sempre sostenuta da una ricercata raffinatezza formale, indaga la narrazione pur lasciando sempre spazio al mistero.
Ha preso parte a numerosissime collettive in Italia (Mole Vanvitelliana di Ancona; galleria Stefano Forni di Bologna, Grafiche Aurora di Verona, Galleria Zelle Arte Contemporanea di Palermo, Galleria Goethe 2 di Bolzano, Atre Spazio di Milano, Pinacoteca Civica di Follonica (Grosseto), Arte Boccanera Contemporanea di Trento, Galleria delle Battaglie di Brescia, Complesso monumentale di Santa Caterina di Finalborgo (SV).Galleria Il Torchio Costantini di Milano, Spazio Eventi di Milano, Galleria Passo Blu di Torino, Caserma De Cristoforis di Como, Torre Medievale di Moggio Udinese (Udine), Chiesa Castello Svevo di Bari) e all’estero (Galleria Mito di Barcellona e Galleria Barbara Mahler di Lugano-Pura).La sua prima personale, allestita alla Galleria Paolo Erbetta di Foggia, risale al 2001. Da allora ha esposto alla Galleria Nuova Artesegno di Udine e a Palazzo Cecchini di Cordovado (PN) nel 2003, alla Galleria Bonelli Arte Contemporanea di Mantova (2005), e nel 2007 alla Photographers Gallery ZA di Città del Capo (Sudafrica). Nel 2003 ha partecipato alla Quadriennale di Roma – Anteprima Napoli. È stato inoltre selezionato alle Biennali di Monza (2007), di Gazoldo degli Ippoliti (“Camerae Pictae” 2005) e del Castello Svevo di Bari, al Premio Fabbri (2007), al Premio Celeste (2005), al PremioVasto (2004), al Premio Luigi Pronti (2004).